Il suo territorio è costituito da tante colline rotonde e morbide adagiate dolcemente tra piccole valli verdi e gialle e aspri e solitari altopiani di basalto. Il suo nome deriva molto probabilmente dalla sua conformazione mammellare, che ricorda tanti graziosi seni di donna, che si innalzano verso il cielo azzurro e il sole caldo della Sardegna. Stiamo parlando della regione storica della Marmilla, posta nella parte centro-meridionale dell’isola, tra la lunga pianura del Campidano e il Monte Arci.
Una zona viva e pulsante. In grado di ammaliare e affascinare grazie ai suoi preziosi tesori ambientali e naturali. Che sa arrivare dritta al cuore delle persone grazie ai colori con cui gioca in ogni stagione dell’anno. Capace di rilassare e farsi apprezzare grazie agli odori e ai sapori che sprigiona con allegria e delicatezza.
La Marmilla è così. Semplice e varia.
È ricca di bellezze naturali come l’Altopiano della Giara in cui è possibile incontrare i selvaggi i cavallini, che se ne vanno a spasso liberi e felici tra pozze di acqua, ranuncoli selvatici e ciclamini. Selvaggia e spettacolare è anche la foresta Funtanamela di Laconi, costituita da antichi lecci, da lentisco, fillirea e cisto, che vede tra i suoi abitanti il magnifico cervo sardo, di cui abbiamo parlato anche in questo articolo.
Merita decisamente una visita il bosco sacro di Santa Maria Bangargia, posto a circa 3 km dal paese di Collinas, dove crescono olmi, pioppi, olivastri secolari e lentischi. Tra questi sorge la chiesa campestre omonima, conosciuta anche come Santa Maria e Forru, ad essa i primi di settembre viene dedicata una vivace e sentita festa che richiama ogni anno migliaia di fedeli e visitatori.
Ma la Marmilla non è solo natura. Anzi. Il suo territorio, essendo stato abitato fin dalla preistoria, pullula di centinaia di siti archeologici tra i meglio conservati di tutta l’isola.
Nei pressi di Villanovaforru, paesino di origine spagnola, vi sono il nuraghe Genna Maria e Su Mulinu, nelle campagne di Villanovafranca. Il primo, a cui è dedicato un interessante e bel museo, nella piazza del paese, si compone di un bastione trilobato che racchiude la torre originaria, di un antemurale esagonale e di un villaggio posto all’interno ed all’esterno dell’antemurale. È stato costruito nel Bronzo medio, XV a.C., in posizione strategica. Non a caso, dalla sua cima si può ammirare uno splendido panorama che va dal golfo di Cagliari a quello di Oristano e comprende anche tutta la Marmilla e i monti del Gennargentu.
Senza allontanarci molto, è sempre questa zona che conserva con cura e amore una delle torri di pietra con annesso villaggio nuragico tra i più emozionanti, belli ed estesi dell’isola. È Su Nuraxi di Barumini di cui vi abbiamo ampiamente parlato in precedenza, tra queste pagine. Qui il link all’articolo. Su Nuraxi, per sua importanza e valenza storica è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997.
Continuando a seguire i nuraghi, scendiamo verso Cagliari, in direzione Orroli( che si trova in Sarcidano), a circa 50Km da Villanovaforru. Qui si incontra uno dei pochi esempi di nuraghe a pianta pentalobata che si erge silenzioso e immobile da millenni in Sardegna. È il Nuraghe Arrubiu, costituito da una torre centrale circondata da cinque torri attorno alle quali si trova un muro esterno che comprende atre sette torri. Queste danno vita a un’ulteriore cinta muraria difensiva che protegge numerosi cortili. Il nome, arrubiu, cioè rosso, deriva dal fatto che i grossi massi sono coperti da muschi e licheni rossi.
Tornando più a nord, e facendo un tuffo nel Medioevo, troviamo il bellissimo Castello di Las Plassas. Questo fu edificato verso la metà del XII sec e possiede un’importanza notevole per la storia e il passato dell’isola in quanto fu dimora dei giudici del Giudicato di Arborea.
Insomma,la Marmilla è variopinta e interessante. Ha tanto da offrire e riesce a sorprendere e a incantare. Se vi recate sull’isola, la Marmilla risulta essere tappa fondamentale e imprescindibile. Se amate la natura e la Storia vi incuriosisce questa sub-regione vi lascerà completamente a bocca aperta.
di Giulia Madau