Autunno in Sardegna a caccia di…emozioni.

 

Entriamo di volata nel mese di Dicembre, che ci condurrà alle feste di Natale e di Capodanno  in Sardegna 2012, ed all’inizio dell’Inverno. Salutiamo perciò l’Autunno con le ultime manifestazioni di Autunno in Barbagia 2011, che offriranno tante occasioni di svago e di godimento nei paesi della Barbagia.

 

Una stagione favolosa da vivere in Sardegna, attraversando il territorio, soggiornando in uno dei tanti Hotel Sardegna disponibili, e godendo da viaggiatori appassionati di ogni singolo colore, profumo o sapore che ci capiterà di intercettare. Salutiamo questa bella stagione con un pezzo che ci ricorda come possa essere stimolante  la semplicità di un’ esplorazione del nostro territorio mentre tutto intorno muta e si colora pastello.

 

di Sabrina Brandone Autunno in Sardegna a caccia di…

 

L’autunno è per me una splendida stagione, quasi di rinascita. In questo periodo, la mia mente ritorna a qualche anno fa, quando durante oziosi pomeriggi domenicali, trascorrevo le mie ore di libertà tra la quiete della campagna autunnale gonfia dei suoi odori, in piena tranquillità. Odori forti, che sanno di natura e di buono, e di terra umida bisognosa di nuova stagione.

Tra lunghe passeggiate, immerse nel bosco vicino a Gavoi ed al lago di Gusana, riesco a trovare me stessa. Interagisco con la natura della mia terra, tra colori che sanno di caldo autunno e profumi che ricordano un camino acceso, dove mani fredde cercano di scaldarsi in attesa delle castagne sul fuoco.

Sì, l’autunno mi piace, perché ha il potere di far rinascere la natura. E i miei ricordi tornano indietro, a una tiepida domenica di qualche anno fa, quando decisi con il mio amico Ettore (noto cane da tartufo sardo) di far visita ai boschi gavoesi.

La giornata era tipicamente autunnale, splendida e senza rumore, nei suoi colori unici, capaci di emanare un profumo di pioggia. Scesi dalla macchina, ci immergiamo nella natura silenziosa. Immaginabile la reazione del mio amico a quattro zampe: tra odori sconosciuti e sentieri nuovi, l’Ettore scappa via rapito dalla novità!

E mentre provo a stargli dietro, cercando di non perdere di vista la sua armoniosa figura, sono serenamente immersa nei miei pensieri. Ma, all’improvviso accade qualcosa: un incontro strano. Una “cosa” non identificata, si è fatta notare dal mio cane da tartufo (o presunto tale), che tra vari bau e gioiosi scodinzolii, mi invita a correre verso l’oggetto non identificato.

 


Lì per lì osservo la creatura, a me straniera, un po’ spaventata. Sin da bambini ci invitano a diffidare delle cose sconosciute, ancora di più se possono rivelarsi pericolose. Nel mio osservare sospettoso, ammetto a me stessa la straordinaria bellezza dell’essere. E comincio a dialogare ..

Tra ipotesi e domande a cui do improbabili risposte, all’improvviso arriva la conferma: quello che ho davanti a me, coperto di foglie secche e muschio verde, è il famoso Boletus Aereus, meglio apprezzato come il “Porcino nero”.

Se dovessi esprimere la mia gioia, perché di gioia si è trattato, nell’averlo trovato, lo potrei fare descrivendone l’orgoglio e la cura con cui ho estratto dalla terra umida il magnifico fungo, straordinario prodotto della natura.

Il mio fungo, il mio trofeo.. Creatura splendida che sembra spuntare dal nulla, e che sin dalla tenera età ha suscitato in me qualcosa di magico. Come se il suo esistere appartenesse a un mondo immaginario, fatto di gnomi e creature fantastiche, che solo le favole e la fantasia dei bambini possono raccontare.

Mentre la coda del mio cane Ettore si dimena, felice di condividere con me il gustoso bottino, ripercorriamo il sentiero per il vittorioso ritorno a casa.

E in tarda serata, in una tavola imbandita a festa, con il camino acceso a farci compagnia, preparo alle persone a me più care una deliziosa cenetta autunnale. E tra chiacchiere gioiose, intorno al tepore del fuoco, ci scaldiamo di racconti.

 

One Comment on “Autunno in Sardegna a caccia di…emozioni.”

  1. E’ magico il potere delle parole, da sole fanno nascere sensazioni e atmosfere altrimenti nascoste…Sento gia’ l’ odore dell’ autunno, stagione anche a me molto cara, non perche’ sia già arrivato, ma perche’ trasportato da questo bellissimo racconto.

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