Dopo la mattinata passata tra Chiese, Cattedrale, mostre sulla Sartiglia e Seminario… per vedere queste foto andate sul blog Tag Sardegna, dove è presente la prima parte del racconto… Prosegue la visita della città di Oristano e dei suoi Monumenti Aperti.
Inizio salendo sulla Torre di Mariano, in P.zza Roma.
Proseguo con le Carceri Ecclesiastiche dove un ragazzino preparatissimo mi fa notare i tanti disegni a carboncino fatti dai detenuti centinaia di anni fa, e con le catacombe.
Disegno di uomo incatenato, fatto col carboncino
Una cella delle carceri ecclesiastiche
Resti di ossa nelle catacombe, sotto P.zza Cattedrale
Arrivo fino a Portixedda, una vecchia torre facente parte delle mura cittadine.
Sopra Portixedda, in via Mazzini
Al museo comunale o Antiquarium Arborense sono incuriosita dal percorso tattile. Un ragazzo non vedente ci fa da guida e ci spiega i diversi oggetti presenti all’interno toccando le ricostruzioni e descrivendole nei minimi dettagli.
Particolare della statua del Gesù Crocefisso di Nicodemo
La città di Tharros in una ricostruzione in scala.
Certo che è strano guardare la propria città con occhi da turisti, visitare quei monumenti che vedi ogni giorno da fuori e che non ti aspetti possano conservare storie preziose e interessanti di uomini e donne del passato!
Dagli oristanesi è chiamata Via Dritta.
L’album completo della giornata di Monumenti Aperti a Oristano è sulla pagina Facebook di TagSardegna. Qui invece potete vedere la pagina ufficiale della manifestazione, raccontata anche in diretta su Twitter con l’hashtag #maperti2012.
di Giulia Madau