di Giulia Madau “Solo sul mare si é davvero liberi.” Eugene O’Neill
Il mare in autunno e in inverno acquista sempre un certo fascino.
È quasi più bello che in estate. Bè forse questa è un’esagerazione, ma certo è che non si può fare un paragone di questo tipo, non si può affermare con assoluta precisione se è più bello ora o in agosto. Diciamo che è diverso. Cambia radicalmente aspetto. Sembra più cattivo, quasi pericoloso, ma possiede un carattere deciso e riesce a sedurre con una certa dose di grazia ed energia chi lo guarda.
In questo periodo, il sole nascosto dalle grigie nuvole dona al mare dei colori particolari che vanno dal blu scuro e profondo al celeste chiaro con sfumature di verde smeraldo. Il forte vento lo trasforma in un turbinio impetuoso con onde che si schiantano forti e potenti sulle rocce creando vortici e alte barriere di schiuma bianca che sembra neve.
E non c’è luogo più bello per ammirare il mare in tutta la sua bellezza ed eleganza invernale della costa che va dal paese di S’Archittu a Capo Nieddu, appena dopo Santa Caterina di Pittinuri, a ovest, in provincia di Oristano (qui un vecchio articolo su tale zona). In quest’ultimo tratto, quando piove abbastanza e in genere in inverno e primavera, è possibile imbattersi anche nell’unica cascata a mare della Sardegna.
Le rocce che circondano S’Archittu sembrano aver fatto copia e incolla dalla luna, una luna bianca con grandi pozze d’acqua ghiacciata e salata.
E mentre tutto si muove e si agita freneticamente a ritmo di vento, la piccola insenatura protetta dal grande arco è calma e quieta.
A Capo Nieddu, lo scenario muta radicalmente. I colori tendono al marrone e al rosso della costa alta ben quaranta metri.
Quaranta metri di fiato sospeso, di curiosità mista a paura e di ‘mi avvicino per guardare giù… ma non troppo!’.
E verso l’imbrunire i colori del cielo e dell’acqua ci incantano, e stiamo lì a fissare l’orizzonte per ore, a contemplarlo, a pensare e a riflettere sulla straordinaria bellezza e vivida fantasia che la natura possiede.