Un mare di quarzo bianco nella costa del Sinis

 

Quando la si vede per la prima volta si rimane stupiti e meravigliati per la sua bellezza e particolarità. Io, che ci vado da sempre, rimango ogni volta a bocca aperta e ammiro con rispetto ciò che la natura può creare.

Una spiaggia fatta di chicchi di quarzo bianchi, verde e giallo chiaro, rosa, alcuni sono neri. Un mare azzurro e celeste che, anche quando il sole è coperto dalle nuvole, forma dei riflessi talmente belli e caratteristici che non puoi non tuffarti dentro… nonostante l’acqua sia quasi sempre fredda.

È Is Arutas, spiaggia dell’oristanese, sotto la tutela dell’Area Marina Protetta di Cabras, nota per la sua particolare sabbia di quarzo, unica al mondo. Frequentatissima soprattutto dai giovani.

 

 

La spiaggia si è formata nel corso dei secoli dall’erosione dell’isola di Maldiventre o Malu Entu. L’isola si trova a qualche chilometro dalla costa del Sinis ed è battuta da un forte vento di maestrale (da qui il nome) per gran parte dell’anno. Anche lei è tutelata dall’Area Marina Protetta, ma si può visitare o con la propria imbarcazione, rispettando le regole attracco delle barche e dei gommoni, o tramite gite organizzate con i barconi che partono dalla località di Putzu Idu.

 

 

Tornando alle spiagge… Le correnti marine trasportano a riva i chicchi di quarzo che si sgretolano da Maldiventre e formano così chilometri di spiagge bianche e stupende. Is Arutas, infatti, si trova tra due spiagge, meno famose, ma altrettanto spettacolari, anch’esse formate da bianco quarzo.

Da una parte c’è Mari Ermi. Qui la sabbia è addirittura più grossa di Is Arutas. È una spiaggia lunga, con un fondale subito profondo e ricco di pesci, come del resto tutti i mari dell’Area Marina, ideale per gli appassionati di snorkeling

 

 

Dall’altra parte, invece, si trova Maimoni. Questo tratto di costa è poco conosciuto, la spiaggia è quasi sempre poco frequentata ed è il luogo perfetto per chi vuole trascorrere una giornata al mare, lontano dal chiasso e dalla gente (a Is Arutas nel mese di agosto è difficile trovare uno spazio libero). Un piccolo angolo di paradiso e di vera pace!

In queste tre spiagge non di rado si formano dei banchettoni di posidonia oceanica sulla riva, essendo i loro fondali rocciosi coperti di ampie praterie di tali piante marine che fanno da habitat perfetto per centinaia di specie animali acquatiche, ma ciò testimonia solamente un ecosistema pulito e sano. La posidonia, inoltre, anche se secca, non si può rimuovere dalla spiaggia in quanto contribuisce alla sua salvaguardia e ne impedisce l’erosione del mare.

 

 

Se vi trovate nell’oristanese non perdetevi lo spettacolo del quarzo di Is Arutas, Mari Ermi e Maimoni e ricordatevi che, nonostante la loro sabbia vi posso affascinare a farvi perdere la testa, portarsi a casa anche solo un granello bianco può farvi rischiare di prendere una multa salata.

Il viaggiatore a cui sarà venuta voglia di visitare questi luoghi meravigliosi potrà magari costruire un personale itinerario naturalistico e culturale scegliendo tra i tanti Hotel e Villaggi Sardegna del territorio per il soggiorno.

Le immagini sono state prese dall’album Flickr di MarcoMenu

 

di Giulia Madau

One Comment on “Un mare di quarzo bianco nella costa del Sinis”

  1. Aggiungo un commento al post: mi scuso con l’autore delle fotografie qui pubblicate per non averlo ringraziato dei suoi scatti! Ogni tanto la fretta gioca brutti scherzi! Per fortuna il blog permette di rimediare agli errori per cui: Ringrazio di cuore l’autore MarcoMenu (mia vecchia conoscenza, per i più curiosi: eravamo compagni di classe alle superiori!!!) per queste splendide immagini che sicuramente, più di qualunque altra foto trovata in rete, rendono onore a una spiaggia stupenda come quella di Is Arutas!

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