Wowww :-))) Vedere…
A volte capita che attraversando la Sardegna mi emoziono profondamente, e “divento” uno wow.
Adoro la parola wow perché adoro i suoni musicali e le onomatopee. Ogni qual volta mi si presenta davanti agli occhi qualcosa di speciale, nella mia mente si apre un wow di giubilo.
Sarà per questo che mi stanno simpatiche tutte le declinazioni comunicative che questa esclamazione ha nel mondo del turismo: nei blog, nei forum, nei siti come l’australiano WOW! Travel, in tantissimi connotano un’esperienza eccezionale con questo suono fumettistico.
E forse un po’ di fiaba c’è veramente in questa parola, che pare derivare da un uso gergale scozzese, che è amata nei cartoons, che ha definito un celebre segnale arrivato dallo spazio ( probabilmente l’unico segnale alieno, il segnale wow).
Insomma se penso a uno WOW vengo rimandato con la memoria a territori inesplorati, fantasiosi, misteriosi, emozionali.
Eppure potrebbe definire qualcosa di molto concreto e non solo istintivo.Come posso creare una Sardinia wow experience ? Scoprire…
Forse si deve valutare cosa si vuole identificare per WoW experience, su quale tensione sociale si vuole intervenire, quale codice culturale usare per comunicare con i viaggiatori del futuro, i cacciatori di esperienze uniche.
Per me una wow experience è come un plettro che fa suonare la mia anima assopita e produce vibrazioni sconosciute, in risonanza con altre emozioni.
Non è una sensazione di bellezza, è uno wow Un qualcosa che trascende il normale vissuto, che si radica nell’animo e mi fa stare immensamente bene. Scambiare…
Qualcosa che interviene sul mio Wanderlust, parola romantica di origine tedesca che definisce il desiderio, l’urgenza di viaggiare e scoprire. In alcuni casi anche un “wonderlust“, desiderio e meraviglia fusi insieme nel viaggiare. Gli amici di Thinklab lo hanno ben sintetizzato:
Forse allora, non sono solo i servizi puntuali, la qualità e l’organizzazione a essere utili per un territorio, ma anche un codice particolare per parlare al cuore di persone come me.
Non si può mentire insomma, e ci devi credere veramente nel raccontare la Sardegna, o meglio ancora: non la devi raccontare, devi essere la Sardegna.
Ecco, per me la Sardegna wow experience può essere un’occasione per andare oltre il marketing convenzionale, non più venditori astuti che impongono modelli a dei target predefiniti, e magari con un linguaggio ingessato.
Non solo un grande progetto di lungo periodo di promozione integrata e creazione di infrastrutture.
Ma anche territori e brand che ascoltano le persone e veicolano valori spirituali, bellezza, custodia della natura, emozioni, e lo fanno con qualità, risuonando in unica passione con i viaggiatori che si è voluto ascoltare.
Credo che questo tipo di sincerità pagherà molto in futuro, perché uno wow autentico è come un epicentro contagioso di appeal, produce innamoramento.
Ma soprattutto ci costringe a creare e non solo a raccontare e comunicare. Ci responsabilizza, ci spinge a migliorare e forse ci aiuta a costruire una Sardegna migliore.Qual è la tua Sardinia Wow Experience ? Amare…
Le foto di questo articolo sono della bravissima Daniela Deidda spesso ispiratrice di sogni ad occhi aperti. L’umore invece è fortemente condizionato dall’energia positiva che l’amico Mirko Pallera ha trasmesso con il suo Create, rafforzando certe mie convinzioni. E dalla passione per il fattore WOW che l’amico Maurizio Battelli condivide con me. Grazie a tutti.
Questo post è anche un monito a me stesso da ricordare ogni giorno in un periodo di preoccupazione generale per l’economia, il turismo, le infrastrutture che non ci sono, i trasporti.
Forse è finito il tempo di collezionare solo foto e slogan, forse una wow experience è possibile solo se ti predisponi con una mente aperta ed onesta. Un territorio vive fuori stagione se chi lo vive lo ama e lo sente veramente, insieme agli altri.
Wow Giovanni, l’articolo è fantastico, in ogni tuo post non si capisce mai dove inizi l’articolo e dove la poesia, dove inizi l’esperienza di vita quotidiana e dove il marketing nella sua accezione più positiva. Di una cosa poi sono certo, ogni tuo wow è autentico, ogni parola che scrivi è profondamente sentita, tu vivi la Sardegna giorno per giorno confrontandola però col mondo, sta qui la tua forza.. continua ad emozionarci, grazie
bellissimo post giovanni … alla bitas avremo modo di confrontarci sul tema WOW experience … cmq in sardegna abbiamo termine simile come significato e come suono: Stravanau
sarà un caso ?
Bravo Giovanni, hai appena inventato una nuova wow metodologia riassumibile in:
1) vedere;
2) emozionarsi;
3) scoprire;
4) scambiare;
5) amare.
Chi propone la Sardegna e la fa vivere ai turisti in questo modo ha fatto “wow experience”! Comunque, se mi volete alla BITAS ci sono anch’io per parlarne!
Grazie, a presto!
Bella Giò… nel 1999 a Milano nelle web agency si parlava molto del passaggio from Hunting to Farming… dalla testa da acchiappare a tutti costi, quella del cliente, ad una persona interessata al tuo prodotto con cui instaurare una relazione di lungo periodo, magari prescindendo anche dal fatto che il tuo prodotto l’abbia acquistato o meno…si diede poco seguito, direi nullo, a quella che rimase una dichiarazione di intenti. Credo che i concetti di cui parli in questo post, qualità, autenticità, e in particolar modo (lo sai quanto ci sono affezionato) responsabilità, magari accompagnati dal gesto fisico assolutamente legato al WOW, cioè una risata, che non deve mancare in nessun giorno della nostra vita… possano essere le chiavi per la crescita nostra e del posto incredibile in cui viviamo.
Grazie Daniele per le bellissime parole, molto gradite. Sono certo che umilmente potremo portare avanti un messaggio interessante su queste tematiche
Grazie Maurizio, felicissimo di confrontarmi con te come sempre, sono tantissimi gli input e le riflessioni che ne vengono fuori abitualmente.
Grazie Andrea, anche con te sarà sempre un piacere avere un confronto, in Bitas come in altre sedi :-))A presto carissimi.
Grazie Alessandro per la puntuale e bella riflessione, quello che scrivi rafforza la mia idea che qualcosa sta cambiando e andrà cambiato, i commerciali tradizionali , i tour operator contabili avranno di che riflettere in futuro penso, e come spesso abbiamo detto è meglio cambiare prima di essere costretti a farlo. A presto e grazie
Le cose che più mi meravigliano sono le cose semplici.
Wow lo esclama la mia pancia quando vive la Sardegna.
Dobbiamo SEMPLICEMENTE mettere le persone in condizione di vivere una delle terre più belle del mondo.
Ma le cose troppo semplici non son facili a capirsi. Almeno per me
Wow
Grazie Andrea per l’apprezzamento al post e per il commento
quello spazio di collegamento tra le storie che raccontiamo e le emozioni delle nostre pance, veicolando valori e bellezza, potrebbe essere il nostro punto di ritrovo :-))
Complimenti Giovanni
un gran bell’articolo scritto con il cuore e con la mente che arriva al cuore e alla mente di quanti non offuscati da pregiudizi hanno l’ambizione di cambiare questa nostra Terra. Bravo!
Grazie Giuseppe, la volontà di essere migliori può aiutarci a non cadere nella cultura degli alibi e sono certo potremmo costruire una migliore cultura dell’accoglienza turistica. A presto Giuseppe
Bravo Giovanni. Veramente un bell’articolo. WOW
Grazie Francesca, felice si possano condividere con entusiasmo questi temi di riflessione sulla nostra terra e sul turismo in generale
WOW uau WOw
bellissima questa iniziativa Giovanni, sono felice di averla scoperta attraverso tre WOW che l’hanno fatto sussurrare anche al mio cuore
Grazie a te Monica per l’invito al tuo bel post collettivo
WOW! Ho scritto di questa tua terra quando ancora si usava la carta. Ed ora che ci penso, avevo proprio espresso il Wow che avevo provato nella Sardegna di terra, nelle opere ancestrali di Nerina Nieddu, vestale e cantora.