Dalla Sardegna al BTO: ITisME perchè creare valore è una strada condivisa.

BTO : #ITisME  perchè creare valore è una strada condivisa, una visione che include tutti.

Inizia la settimana del  Buy Tourism Online  e io sono in viaggio verso Firenze per poter partecipare a questo importante evento sul turismo che si presenta anche quest’anno con un programma ricco di stimoli e momenti di confronto.

Non solo per incontrare vecchi amici e operatori del settore e non solo perché ad aprire domani la prima giornata sarà Philip Wolf uno degli storici fondatori di PhoCusWright e massimo conoscitore dei trend mondiali sul turismo.

I momenti di interesse saranno infatti tanti come potete scoprire sul sito ufficiale. Tecnologia, narrazione, governance, reputazione, strategie, strumenti e dibattiti.

Sembra però che anche BTO tradisca un sentimento diffuso nel paese e di riflesso nel turismo, ovvero la volontà di fare la propria parte. L’amica Roberta Milano lo ha declinato con il concetto di “ITisMe “.

In poche parole “Coinvolgimento”. Cosa può fare ognuno di noi per il Turismo, quali risorse può dedicare e in che modo contribuisce a rafforzare interessi collettivi?

Che poi per me questo è un ”It’s me “che porta a un “It’s we”. Il Turismo vive di fiducia e visioni.

Ma anche di una responsabilizzazione individuale, una partecipazione curiosa che può divenire contagiosa. Una proposizione di diversi punti di vista che può superare l’omofilia e dare vita a una creazione di valore.

In altre nazioni tengono molto a questo processo inclusivo, a volte lo chiamano bundling (ovvero il raggruppare interessi ) spesso è una narrazione collettiva, altre volte è una responsabilità personale sul territorio che si vive.

A mio parere se partecipi alla crescita di un territorio e lo ami, questo diviene un asset moltiplicativo di iniziative.

“ITisMe” perché non voglio vivere il turismo degli altri ma voglio semmai viverlo insieme agli altri.Perché desidero contribuire alla creazione del valore, non solo raccontare la destinazione ma anche essere la destinazione, una piccola parte di azione, creatività e azione.

Tutto questo si può innescare se ognuno si prende carico di una piccola parte e mette in campo la propria visione e le proprie energie e competenze. In tutto questo l’ascolto è fondamentale quanto la proposta.

Sono felice che anche la nostra Sardegna partecipi con tanti amici e operatori a questi momenti di dibattito.

Lo scorso anno sono andato via dal BTO convintissimo che la chiave fosse uscire dal proprio guscio-fortezza, come persone, come territori , come nazioni per creare relazioni basate su fiducia e qualità di prodotto.

Sono certo che con l’aiuto di tutte le energie positive sarà più semplice creare una strategia che è importante quanto l’energia istintiva. Non vi è peggiore cosa che subire passivamente il turismo.

“Ma più di tutto dovremo formare i cittadini e gli operatori, i nostri bambini, raccontando loro che “il Futuro non è finito” perché dalla divisione, dalla rassegnazione, dall’isolamento, dalla mera competizione individuale poco o nulla potremo ottenere in questo senso. “

Tra i costi e le barriere di un cattivo turismo va sempre calcolata la passività o l’infelicità con la quale gli abitanti di un territorio possono vivere il turismo. In questo caso l’It’s me è una possibilità preziosa e anche onerosa.

Sta a una strategia attenta coinvolgere quante più energie e persone possibili siano essi enti ordinatori, coordinatori, stakeholders e abitanti tutti.

 Il mio sogno è che tutti contribuiscano alla rinascita delle comunità, che non funzionano se non si coinvolgono e si includono messaggi, speranze e idee di quanti più It’s me possibili. Dalle reti alle comunità è un binomio sfida affascinante. O no ?

*Seguite l’evento online e interagite su twitter 🙂