A volte capita di essere contattati per un’idea che ti rende felice, una piccola formula che sembra subito interessante:
Bellezza + arte + natura+ storie + web = #invasionidigitali.
Le Invasioni Digitali arrivano dal 20 al 28 Aprile nel periodo che fu della settimana della cultura e si propongono di coprire con una serie di eventi nati dal basso tutto il territorio nazionale.
Il progetto nasce da un’intuizione dell’amico Fabrizio Todisco in collaborazione con Officina Turistica, la Rete dei Travel Bloggers Italiani, Instagrammers Italia, l’Associazione Nazionale Piccoli Musei e tantissimi professionisti appassionati e motivati.
Un’invasione pacifica e consapevole dei luoghi d’arte, parchi e musei che amiamo, regione per regione. E di luoghi storici e naturalistici ne abbiamo tanti da invadere anche qui in Sardegna.
Un proverbio sardo dice “ Chie at arte, at parte” Chi tiene un’arte non gli manca da vivere. Cioè guadagna e campa…Dalla nostra cultura possono nascere possibilità di sviluppo umano ed economico, non dimentichiamolo.
Le Invasioni digitali stanno coinvolgendo con sempre maggiore entusiasmo blogger, amanti della fotografia e di Instagram, utenti dei social media e hanno come obiettivo la sensibilizzazione sul patrimonio artistico e naturale ma non solo.
Non solo infatti la riproduzione esatta della bellezza che vediamo ma anche la nostra creatività, la nostra anima, le nostre emozioni, la nostra immaginazione, la nostra condivisione.
“Homine solu non est bonu a nisciunu. Un uomo isolato non è utile a nessuno. “ Di eccezionale vi è infatti la grande partecipazione e la conquista di una consapevolezza comune, utilizzando in modo attivo qualsiasi strumento sul campo.Potrete partecipare a un’invasione già organizzata o se volete potete organizzarne una autonomamente.
Ogni “invasione” sarà un piccolo evento, un blogtour durante il quale i partecipanti potranno condividere foto e sensazioni tramite l’hashtag #invasionidigitali e i vari canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest & Youtube e tutto verrà inserito sul portale ufficiale.
Sarà possibile creare un piccolo video di 3 minuti per esprmere la propria visione del luogo invaso e poi caricarlo nel canale youtube dedicata alle Invasioni.
Il grande artista Hockney noto come il pittore dell’iPad ricordava in una recente intervista come l’hi-tech sia uno strumento al servizio dello sguardo con il quale catturare il mutamento della luce sulle cose per appropriarsi della potenza della natura. E con un fine ultimo: raffigurare l’immagine del mondo.
Non solo l’evidenza della fotografia, ma anche l’assecondare un «desiderio profondo, molto profondo, di rappresentare». Arricchire ogni emozione della percezione con un modo del tutto inedito di esprimerla. La tecnica, pensata come una «mensola» che sostiene visioni diverse.
Questo è il momento giusto forse per un uso consapevole e personale di nuovi strumenti.Da segnalare in questo senso iniziative come ArtStack. Una community per mettere in condivisione l’arte. E per collegare appassionati e operatori.Fondato in Inghilterra alla fine del 2011 è un social verticalizzato sull’arte e pensato per creare una rete di artisti, curatori, galleristi, studiosi e appassionati da tutto il mondo. Una sorta di Pinterest del mondo dell’arte.
O come The Roqk, un Social Network dell’arte, un gioco per artisti, ambientato in un grattacielo virtuale di 100 piani, che ha come obiettivo “la divulgazione del bello, per dare all’arte e alla scienza la possibilità efficace di cambiare il mondo, dando spazio e visibilità agli artisti e/o ricercatori in concorso, ai destinatari finali delle opere e a ogni altro diverso fruitore.”
Ecco che in uno scenario che cambia velocemente #Invasionidigitali può essere l’occasione per ripensare all’attuale modello gestionale di musei, e siti culturali.”
Fondamentale trovare un equilibrio di buon senso, perché come sostenuto dal Professore Dallara “se qualche no è necessario quando si parla di fruizione dell’arte nei musei, va anche ricordato che ci sono molti altri modi più gentili ed efficaci per gestire informazioni e divieti, per evitare che i musei siano poco accoglienti, o che più di qualcuno sia a rischio chiusura, visto il modestissimo numero dei visitatori. “
E’ un piacere pertanto collaborare con tanti amici a questa iniziativa. Segnaliamo che in Sardegna alcuni eventi sono già stati organizzati a Cagliari, Sassari, Olbia o presso il bellissimo sito di su Tempiesu di Orune e invitiamo tutti a partecipare, organizzare un’invasione e sensibilizzare sull’evento…
E’ importante che vi siano così tanti invasori innamorati della bellezza della loro terra. Grazie a tutti 🙂 Invadiamo questa nazione e questa regione…. veniamo in pace e abbiamo voglia di partecipare 🙂
Sottoscrivi il Manifesto, partecipa, condividi, appassionati e invadi 🙂 Che Invasioni digitali siano …Come organizzare un’invasione (PDF)